“Sanzione ridotta, merito del Pd” (la Nuova Venezia)

patto stabilità veneziaNon tutto è perduto. Come avevano già fatto prima dell’approvazione della Legge di Stabilità in Senato, i sindacati confederali dei comunali tornano a chiedere al responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, di convincere il governo a emanare un mini-decreto ad hoc che permetta di superare la «penalità di non poter assumere il personale precario amministrativo per pagare la sanzione di 1,3 milioni di euro per lo sforamento del bilancio». Nel frattempo, arrivano le prime repliche all’assessore Michele Zuin che ha accusato i parlamentari del Pd di «non aver fatto la loro parte sulla Legge di Stabilità». «La giunta di Bugnaro non ha alibi e non può scaricare al di fuori le proprie contraddizioni e le proprie incapacità» dice Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd in consiglio comunale «il governo e i parlamentari veneziani hanno fatto un gran lavoro per sostenere la nostra città. La riduzione da 18 a poco più di un milione della sanzione per aver sforato il Patto di Stabilità e la possibilità anche per il Comune di Venezia di assumere le maestre degli asili nido e delle scuole dell’infanzia sono solo due dei concreti ed efficaci interventi del Governo e dei parlamentari. Questo nonostante la gran confusione fatta dal nostro sindaco, il quale sulla situazione economica del Comune (da sempre in equilibrio di bilancio e il secondo per virtuositá sul debito tra i capoluoghi di Regione del Centro Nord) ha detto tutto e il contrario di tutto, utilizzando i dati per propaganda e facendo rischiare a Venezia di non essere presa seriamente». Replicano all’assessore Zuin anche i parlamentari del Pd veneziano Michele Mognato, Andrea Martella, Delia Murer, Davide Zoggia e Sara Moretto: «Sindaco e assessori veneziani dovrebbero solo ringraziare perchè in Senato è stata ridotta drasticamente la sanzione economica per lo sforamento, mentre i nostri colleghi che hanno sostenuto la candidatura del Sindaco alle elezioni non ci pare abbiamo presentato emendamenti per la nostra città. Inoltre, la Camera ha approvato la legge che permette di far pagare interessi semplici e non composti alle aziende veneziane tra cui anche Avm e Casinò con notevoli risparmi per le casse pubbliche. Il sindaco anziché annunciare ricorsi legali dovrebbe sollecitare il Senato ad approvare al più presto questo provvedimento come invece ci risulta abbiano già fatto le associazioni delle imprese private». «Perché il sindaco Brugnaro che è sostenuto da una maggioranza di centro destra» concludono «non è riuscito, per esempio, a farsi pagare i rilevanti crediti che la città avanza dalla Regione?».

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