Migranti, Moretto (IV) “Il sistema garantisca l’accoglienza dei minori non accompagnati e la sostenibilità finanziaria degli enti locali 

“Il governo intervenga in sostegno dei Comuni, soprattutto medi e piccoli, per garantire l’assistenza ai minori non accompagnati e al contempo la sostenibilità finanziaria degli interventi enti locali in maggiore difficoltà”. La richiesta è della deputata veneziana Sara Moretto, che ha depositato un’interrogazione in merito all’aumento degli arrivi via terra di stranieri non accompagnati e, in particolare, a seguito del caso dello scorso 7 novembre, con l’arrivo a Fossalta di Portogruaro (Ve) di 7 minori non accompagnati, presi in carico da polizia locale e servizi sociali del Comune e trasferiti al centro di accoglienza di Udine, al costo di 105 euro giornalieri ciascuno.
“La gestione del fenomeno, di nuovo in costante crescita, finisce col gravare sui Comuni, spesso di piccole dimensioni e con bilanci di portata finanziaria estremamente ridotta – chiarisce Moretto -. Dalla scorsa estate sono molti i sindaci che mi hanno contattato per sottopormi il problema. Infatti il sistema di prima e seconda accoglienza gestito direttamente dal Ministero dell’Interno e dalle Prefetture gestisce solo una parte dei minori, lasciando la rimanente parte e tutti i nuovi arrivi alla struttura di ospitalità dei comuni o convenzionati con essi, che li sostentano con proprie risorse finanziarie”.

Moretto ricorda che il Ministero dell’Interno eroga trimestralmente ai Comuni, che ne facciano richiesta, tramite le Prefetture, un contributo giornaliero per ospite nella misura massima di 45,00 euro (iva inclusa), che grava sul Fondo per l’accoglienza dei minori non accompagnati. “I costi aggiuntivi in capo ai piccoli Comuni, comunque non coperti dal Fondo, sono spesso insostenibili per le piccole dimensioni degli enti locali e costringono le amministrazioni a dolorose variazioni di bilancio che comportano una conseguente contrazione dei servizi – conclude la deputata -. In ogni caso, anche i fondi provenienti dal Ministero, vedono l’effettiva erogazione dopo mesi dalle delibere comunali e costringono l’ente locale a importanti anticipazioni di cassa. Il Ministero deve intervenire”.
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