Legge sulla legittima difesa… un po’ di chiarezza
Quali dovevano essere gli obiettivi di una modifica della legge sulla legittima difesa? Quelli di giustificare sempre e comunque chi ha il grilletto facile, come vuole la Lega? Io credo di no.
Sulla legge approvata alla Camera è stata data una lettura completamente sbagliata. Provo a fare chiarezza, partendo da un presupposto per me fondamentale: quando viene uccisa una persona è sempre giusto indagare.
Fino ad oggi i casi eclatanti sulla legittima difesa si sono poi sempre conclusi con l’assoluzione della vittima dell’aggressione, che in molti casi non è stata neppure processata. Il nostro Paese quindi è già dotato di una normativa che tutela i cittadini in caso di queste azioni violente, non solo al proprio domicilio ma anche in negozio.
Con questa legge sono state aggiunte solo due nuove specifiche che irrobustiscono il concetto di legittima difesa. La prima riguarda la reazione a una aggressione compiuta “in tempo di notte” o la reazione in seguito all’introduzione in casa o in negozio usando violenza alle persone o alle cose o con la minaccia o l’inganno.
La seconda precisa che è esclusa la colpa quando la reazione sproporzionata della persona offesa è causata dal grave turbamento psichico determinato da un pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale. E su questo non c’è distinzione tra giorno e notte.
Con questa legge sono stati quindi offerti ai magistrati strumenti ulteriori per definire i termini della legittima difesa. Non ci sono altre dietrologie. Le polemiche in corso sono del tutto infondate e strumentali. Io in un Paese da far west non ci vorrei mai vivere. Chi fa polemica oggi forse sì.