Approvato in Commissione Lavoro alla Camera il testo del nuovo Jobs Act

Martedì 18 novembre è stato approvato alla Commissione Lavoro della Camera il testo definitivo del Jobs Act contenente le modifiche apportate in sede di commissione e il maxi-emendamento presentato dal Governo, relativo anche all’articolo 18.
Il testo è frutto di un lavoro congiunto tra l’esecutivo, il gruppo parlamentare e gli organismi del Partito Democratico. Questi i punti fondamentali del Jobs Act a seguito dell’agginamento:

Articolo 18: il diritto al reintegro nel posto di lavoro sarà limitato ai licenziamenti “nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato”. Per i licenziamenti dovuti a fattori economici resta esclusa la possibilità di essere reintegrati nel posto di lavoro. Inoltre è previsto “un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio”. Si cercherà di ridurre al minimo la discrezionalità dei giudici attraverso una tipizzazione chiara dei vari casi;
Contratto a tempo indeterminato: diventa il contratto privilegiato per assumere: grazie a sgravi fiscali per le aziende diventa conveniente assumere con contratti a tempo indeterminato.
Stop ai contratti a progetto: Un lavoratore potrà avere un contratto a tempo indeterminato o un contratto a tempo determinato. Altrimenti sarà un lavoratore autonomo.
Contratto a tutela crescente: il contratto a tempo indeterminato non avrà tutte le tutele fin da subito: nei primi tre anni, per esempio, l’applicazione dell’articolo 18 non sarà completa, le tutele aumenteranno poi in base all’anzianità del lavoratore.
Ammortizzatori sociali: saranno estesi a tutti i lavoratori indipendentemente dall’azienda e dal rapporto di lavoro.
Tutela della maternità: Sarà estesa anche alle lavoratrici prive di contratto.
Agenzia per l’occupazione: sarà favorito l’incontro tra domanda e offerta di lavoro con la creazione di un’agenzia nazionale per il lavoro, che dovrebbe funzionare sul modello tedesco.
Demansionamento: sarà limitato ad alcuni casi e sempre nell’eventualità di ristrutturazione aziendale. La retribuzione non potrà essere ridotta.

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