“Votare Sì significa più territorio a Roma e leggi in tempi brevi” (Chioggia news 24)
Ospite del PD di Chioggia l’on. Sara Moretto che, nella sede di Calle Padovani, ha incontrato i militaNti del partito per spiegare le ragioni della riforma costituzionale voluta da Renzi e che sarà oggetto di un referendum nel prossimo autunno.
Referendum per il quale non è previsto il tradizionale quorum del 50% più uno e che quindi terrà esclusivamente conto del giudizio degli italiani che andranno a votare.
“Il referendum – ha spiegato l’on. Moretto – sottoporrà al giudizio del cittadino la riforma costituzionale che riguarda la seconda parte della Costituzione e quindi i cittadini che vorranno confermare questa riforma dovranno votare Sì, ovviamente i cittadini contrari alla riforma voteranno No. Il Governo sottopone ai cittadini un lavoro che ha fatto e la campagna del PD invita a votare Sì“.
Ma quali sono i punti principale della riforma?
“Prima di tutto – risponde la parlamentare democratica – velocizzare i tempi delle decisioni, quindi ridurre i tempi entro i quali si fanno le leggi e, dopo tanti anni, finalmente semplificare le istituzioni. Oggi l’Italia è l’unico Paese al mondo dove ci sono due camere che hanno le stesse identiche funzioni e con questa riforma andremo a conferire solamente alla Camera il potere legislativo e di fiducia al Governo, mentre il Senato diventerà il luogo delle Regioni e delle autonomie locali, dove i problemi dei territori potranno essere discussi direttamente a Roma. Quindi se dovessi semplificare direi: più territorio a Roma e leggi in tempi brevi“.
Per l’on. Sara Moretto questa riforma porterebbe risposte certe e più veloci ai cittadini. “Oggi – conclude l’on. Moretto – imprese e famiglie, che hanno tanti problemi seri e concreti spesso devono aspettare mesi o anni per avere risposte dalla politica. Penso che la principale soddisfazione dell’entrata in vigore di una riforma di questo genere sia quella di dare risposte concrete e definitive in tempi più brevi, mentre oggi assistiamo ad un ping pong tra le due camere che spesso si arena senza produrre nulla”.
Daniele Zennaro