SLIM FUSINA, MORETTO (IV): “MISE SIA PROATTIVO E NON SI LIMITI A MONITORAGGIO”

“Il Ministero non si limiti a seguire l’andamento della crisi ma si faccia parte proattiva per evitare che la procedura di concordato si concluda nel peggiore dei modi”. È l’invito della deputata veneziana Sara Moretto, che oggi in Commissione Attività produttive ha interrogato il governo sulla situazione dell’azienda Slim di Fusina per sapere se “stia elaborando un piano di intervento finalizzato a risollevare l’azienda, vista la strategicità della stessa” ed eventualmente i tempi per il rilancio.

“280 lavoratori e le loro famiglie sono in attesa di capire il loro destino – ha sottolineato la deputata -. La procedura di concordato che oggi appare l’unica strada per tutelare il patrimonio aziendale non garantirà un effettivo rilancio dell’attività (e la cassa necessaria a saldare stipendi e fatture dei fornitori) se non sarà accompagnata da un serio piano industriale. Ad oggi la proprietà ha chiesto sostegno al Mise ma non ha chiarito quale sia l’impegno finanziario che intende profondere per sostenere la continuità produttiva”.

Positivo l’impegno del Ministero a fornire tutto il supporto necessario, ma per Moretto il Mise “non può limitarsi ad un’attività di monitoraggio della crisi senza assumere un ruolo proattivo, rischiando di arrivare a un punto in cui non resti più niente da fare. Alla proprietà va chiesta, anzi pretesa, una pianificazione chiara con urgenza. E anche la Regione deve fare la parte”.

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