Rifiuti, centrodestra e Pd allo scontro (il Gazzettino)

rifiutiVeneto, regione dove i reati ambientali legati allo smaltimento dei rifiuti proliferano. È questo il giudizio netto che esce dalla relazione presentata alla Camera dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle «attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali correlati». Documento approvato con una risoluzione dal centrosinistra e decisamente bocciato da Lega e Forza Italia. Contrapposizione sfociata poi in un’accesissima bagarre: da una parte i parlamentari di centrodestra impegnati a difendere l’operato della Regione e a rimarcare i risultati ottenuti in tema di raccolta differenziata; dall’altro i portabandiera di Pd e Movimento 5 Stelle impressionati dalle accuse mosse dalla Commissione. Il capitolo dedicato al Veneto cita una sequenza di punti neri da spavento. Si parla di furberie, di un proliferare di impianti di smaltimento «a bassa tecnologia», di furberie. Un sistema bacato che, secondo la Commissione «emerge evidente dal fatto che miscele di rifiuti pericolosi sono state ampiamente immesse sul mercato come materia prima secondaria e diffusamente utilizzate, tra l’altro, anche in opere pubbliche, come i sottofondi di rilevati stradali e ferroviari; esempio più recente ed eclatante del fenomeno anzidetto è dato dalle recenti vicende giudiziarie, che vedono il coinvolgimento di tutte le imprese indagate che hanno operato nella realizzazione dell’autostrada A/31 “Valdastico Sud”, che collega Vicenza a Rovigo». Senza contare le difficoltà nel controllo delle discariche per i rifiuti speciali e il caso delle sostanze perfluotoalchiliche (PFAS) trovate nelle acque tra Vicenza e Padova e derivate da scarichi abusivi. Accuse precise, che hanno sollevato polemiche a non finire.
«Quello della commissione non vuole essere un allarme ma una seria e precisa ricognizione di una situazione grave e pericolosa per ambiente, salute ed economia veneta – dice Sara Moretto (Pd) – con amarezza, da veneta, apprendo che tutto ciò è avvenuto in casa nostra e a spese nostre. Mi indigna il fatto che Lega e FI, da anni alla guida del governo regionale, abbiano scelto di votare contro la risoluzione per basse logiche di appartenenza politica».
Immediata la levata di scudi da parte del centrodestra. «Non permettiamo a nessuno di attaccare con tesi senza fondamento una regione da sempre ai vertici nella raccolta differenziata e nel recupero di materia e di energia da rifiuti -ha duramente replicato il leghista Filippo Busin- Per questo la Lega Nord esprime il suo voto contrario alla relazione ritenendola per nulla imparziale, anzi usata strumentalmente per un attacco politico al governo della Regione Veneto». Accanto a lui si ritrova compatto il gruppo di deputati veneti di Forza Italia: «Molte sono le discrasie con la realtà. Il Veneto presenta una percentuale di raccolta differenziata pari al 64,6 per cento a fronte di un valore medio delle regioni del nord del 54,4 per cento e di una media nazionale del 42,3 per cento. È pertanto inaccettabile, da parte dei gruppi di maggioranza, sostenere che tali risultati siano solo merito dei Comuni». Federico Ginato (Pd) invece invita tutti a non perdere l’occasione per migliorare là dove è possibile: «Dal Parlamento arriva una nuova spinta a tutti gli enti competenti perché si intervenga sulle tante criticità ambientali che purtroppo si registrano in Veneto». Ma più che un invito alla pacatezza, per chi la relazione l’ha bocciata, questa è un’altra dichiarazione di guerra.

 

(caliap)

Condividi

Link

Newsletter

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per maggiori info.

© 2021 Sara Moretto | Tutti i diritti riservati | Powered by VISYSTEM

Privacy Policy Cookie Policy

Start typing and press Enter to search

Shopping Cart