Collaudo impianti Gpl: Autocertificazione delle officine per semplificare le procedure ed evitare disagi agli automobilisti e agli operatori di settore

“Superare l’attuale sistema di collaudo degli impianti a gpl affidandolo alle autofficine autorizzate”. A chiederlo è stata la deputata e capogruppo in X Commissione di Italia Viva Sara Moretto, oggi nel corso del question time al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. L’Onorevole ha proposto di annotare la regolare sostituzione sulla carta di circolazione con autocertificazione effettuata da officine riconosciute, per evitare i prevedibili disagi che si registreranno nei prossimi mesi, quando circa 900mila veicoli dovranno essere sottoposti alla procedura di collaudo per la sostituzione decennale del serbatoio GPL da parte della Motorizzazione civile. “Gli uffici territoriali, come segnalano da tempo anche gli operatori e le associazioni di categoria, sono in carenza di organico e tale criticità sarà acuita dal carico ingente di operazioni previste, frutto degli incentivi ai veicoli alimentati a GPL e gas naturale erogati degli anni 2009 – 2010 – 2011” fa sapere la deputata, riferendo che già oggi i tempi di prenotazione del collaudo sono molto lunghi e che in alcuni territori la seduta di visita e prova è assegnata dopo oltre 9 mesi dalla richiesta. Un disagio notevole sia per gli automobilisti, che ora rischiano di dover circolare in modo irregolare con possibili rischi di mancata copertura assicurativa, sia per le officine, soprattutto nei casi, che rappresentano la maggior parte, in cui la sostituzione del serbatoio coincida con la revisione periodica del veicolo che dovrebbe perciò restare fermo fino alla seduta di collaudo.

Moretto si dice solo parzialmente soddisfatta dell’annuncio di modifica al Codice della strada, come riferito dal sottosegretario Traversi, con l’introduzione di  una procedura semplificata che ricalca tale proposta. “Sappiamo benissimo che i tempi parlamentari, con il doppio passaggio tra Camera e Senato, sono imprevedibili e solitamente lunghi. Il mio intento, al contrario, era di sollecitare una misura provvisoria attraverso un decreto o provvedimento ministeriale per dare una risposta immediata considerata l’urgenza del problema”. Moretto precisa infine che “le officine già oggi si assumono la responsabilità circa la regolarità dell’impianto, quindi di fatto siamo di fronte a una mera operazione formale da parte della Motorizzazione civile per l’aggiornamento della carta di circolazione”.

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