CHILOMETRO ZERO, ON. MORETTO: “DDL NON ASCOLTA LA VOCE DI PRODUTTORI E COMMERCIANTI. MI IMPEGNERÒ A MIGLIORARLO IN AULA”
“Una legge vuota, di facciata, che non tiene conto della complessità del settore, non fornisce strumenti per una sua crescita e rischia di essere addirittura controproducente”. Così commenta l’on. Sara Moretto, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, il testo del ddl sulle norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile e di qualità, approvato in Commissione con il suo parere contrario.
“Il pressapochismo di questo Governo nell’affrontare temi centrali dell’economia come la tutela agroalimentare veneta – ha detto – è ormai evidente e conclamato. Così come è chiara l’assoluta mancanza di ascolto delle categorie economiche: non si prendono nemmeno in considerazione i pareri sfavorevoli di produttori e commercianti, coloro che più di ogni altro soggetto conoscono le dinamiche del proprio mercato. La proposta di valorizzazione del chilometro 0 e della filiera corta avanzata dal testo dell’on. Filippo Gallinella (5 stelle) non tiene conto ad esempio delle normative esistenti, della complessità delle imprese agricole che già possiedono una propria politica di filiera, della concorrenza nel settore e dell’accessibilità dei prodotti”.
“L’obiettivo del Governo è solo quello di creare un marchio privo di valore – continua-, attraverso una legge superficiale e piena di lacune. Per evitare errori grossolani basterebbe ascoltare le esigenze di produttori, distributori e consumatori”.
“Sono a favore di ogni iniziativa per dare realmente valore alle realtà agroalimentari e porre attenzione ai consumatori, ma questo non è il modo per farlo – conclude la deputata -, non con un proposta di legge semplicistica, che può escludere le imprese di qualità da un marchio. Per questo quando il testo del ddl arriverà in Aula il mio impegno sarà per migliorarlo, cercando di recepire le voci dei produttori e dei distributori rimaste finora inascoltate”.