Caso Borriello, Moretto (Pd): dal Ministero una risposta parziale.

In Commissione Giustizia è stata data risposta all’interrogazione presentata dall’onorevole del Pd, Sara Moretto, sul caso di Stefano Borriello, giovane portogruarese morto due anni fa dopo essersi sentito male all’interno del carcere di Pordenone. La risposta era stata sollecitata nel giugno scorso “per far luce – aveva chiesto in Aula la deputata – sulle condizioni e sulle procedure di soccorso attive nel carcere”. Nella risposta del Dicastero si anticipa che il Pubblico Ministero, dopo il supplemento d’indagine richiesto a settembre 2016 dal giudice per le indagini preliminari, ha nuovamente avanzato richiesta di archiviazione , “ritendendo il compendio investivo acquisito – si legge – sostanzialmente immutato ed inidoneo a sostenere l’accusa in giudizio”. “Pur non attendendomi di ricevere informazioni circa l’esito del procedimento giudiziario, ancora in corso, – commenta l’on. Moretto – mi sarei aspettata una risposta più esaustiva. Continuano infatti a non convincermi molti degli aspetti che emergono dagli atti. Mi auguro che anche questa iniziativa possa comunque contribuire a far luce, con risposte certe e in tempi ragionevoli, su una vicenda triste che ha visto morire un ragazzo ventinovenne, in piena salute e sotto la custodia dello Stato. È anche attraverso queste situazioni che il cittadino misura il livello della giustizia della nostra Repubblica”. La deputata del Partito Democratico ha annunciato il proprio impegno sul caso, anche con una visita al carcere del capoluogo friulano.

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