Sara Moretto
Carissimo/a reader,
utilizzo questo strumento, che mi ha accompagnato nei miei anni di impegno in Parlamento, per farti di cuore gli auguri di Buon Natale. Mancano infatti pochi giorni ad un appuntamento che per tutti noi rappresenta l’occasione per passare del tempo con gli affetti più cari, per fermare la frenesia della quotidianità e fare delle riflessioni sul futuro.
Riflessioni che riguardano noi stessi ma spesso e doverosamente anche le persone vicine e lontane alle quali rivolgiamo il nostro pensiero e le nostre speranze. A quelli che vivranno giornate condizionate da una guerra ogni giorno più inaccettabile o nella repressione di un regime che limita diritti e libertà andranno sicuramente i miei pensieri più commossi.

Nel frattempo, vorrei esprimere anche qui una valutazione generale sulla Legge di Bilancio che è in discussione in aula alla Camera dei Deputati e rischia di arrivare fuori tempo massimo al Senato. Gran parte delle risorse della manovra saranno destinate all’emergenza energetica. Un atto dovuto e necessario per non mettere in seria difficoltà imprese e famiglie. Si prorogano le misure del governo Draghi ma, in un testo che pare scritto in fretta, si dimentica ad esempio di rinnovare la riduzione degli oneri di sistema per le piccole imprese con potenza impiegata superiore ai 16,5 MW/h.
Il resto del manovra finanziaria è rappresentato da provvedimenti spot che nell’intento di strizzare l’occhiolino a tante e diverse parti dell’elettorato danneggiano il Paese.
Non c’è una visione che guidi la crescita e lo sviluppo, non ci sono nemmeno le misure che la maggioranza aveva promesso in campagna elettorale.
Rispetto ai grandi annunci di politiche per le famiglie e le imprese, ci troviamo la cancellazione del bonus 18app (500 euro ad ogni diciottenne da spendere in cultura) e quasi un miliardo per ripianare i debiti delle squadre di calcio di serie A.
Solo 2 miliardi sono dedicati alla sanità, risorse che però non affrontano i problemi quotidiani delle persone malate, come ad esempio le inaccettabili liste d’attesa.
Serve di più e una soluzione c’è: il MES sanitario. Anche su questo il governo fa un passo indietro negando il lavoro svolto da Mario Draghi per ottenere risorse necessarie ad un salto di qualità del nostro sistema sanitario nazionale.

Il Gruppo di Italia Viva - Azione ha tentato un approccio collaborativo consegnando all’esecutivo questa ed altre proposte ma il caos che ha regnato in Commissione Bilancio ha dimostrato che mai la presidente Meloni avrebbe potuto coglierle davvero perché troppo impegnata a rispondere alle richieste interne alla propria maggioranza. Nell’assenza di una minima regia politica, il governo si è concentrato ad emendare sé stesso negli ultimi aggiustamenti necessari a garantirsi il voto della maggioranza in Parlamento.

Pur agendo senza pregiudizi, non riesco a nutrire preoccupazione per la gestione delle sfide che attendono il nostro Paese nel 2023.
Anche per questo ritengo sia oggi ancor più doveroso continuare a lavorare per la costruzione del Terzo Polo.
Come saprai, Italia Viva ha dato vita, assieme ad Azione, a una federazione “attraverso la quale - si legge nell’accordo - partecipare in modo coordinato all’attività politica, con l’obiettivo di arrivare entro il tempo più breve possibile alla costituzione di un partito unico dei liberaldemocratici che sia aperto a tutte le forze e le energie liberali, riformiste e popolari che si riconoscano nei valori della Repubblica e respingano ogni forma di populismo di destra e di sinistra”. Questa è l’unica strada possibile per dare al Paese un futuro fatto di opportunità e di crescita, senza schemi e ideologie vincolanti, dove tutela dell’ambiente, crescita economica, attenzione ai più fragili, sostegno ai giovani siano dei veri pilastri dell’azione politica e non solo generici principi.
A Bruxelles, a Roma e in tutti i territori intendiamo procedere in questo cammino comune con determinazione e fiducia, convinti che il 2023 possa riservarci occasioni nelle quali dimostrare che le competenze e la serietà sono necessarie per riportare in campo la buona politica.

Augurandoti momenti di serenità e gioia tra i tuoi affetti più cari e un nuovo anno di grandi soddisfazioni, ti saluto.

Buone Feste!


Sara
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