Carissimo/a reader,
le divisioni sul tema della prescrizione vengono lette da molti come una precisa strategia di Italia Viva per far cadere il Governo e andare a nuove elezioni. Nulla di più falso. In tutte le sedi abbiamo chiesto un rinvio delle modifiche delle norme relative alla prescrizione, che andrebbero inquadrate in un contesto più generale di riforma della giustizia penale. Non perché non riteniamo il tema meritevole di attenzione e di un intervento legislativo, ma perché la proposta presentata da Pd e Cinque Stelle lede i diritti dei cittadini, lasciando campo libero alle inefficienze dello Stato.
La caduta del Governo non è e non sarà un nostro obiettivo, anche perché se oggi venissero a mancare i numeri alla maggioranza non ci sarebbero le condizioni tecniche per indire nuove elezioni. Perché allora continuano a dipingerci come arroganti? Forse per sostituirci in maggioranza? Noi stiamo difendendo dei principi di garanzia, che sono condivisi anche dagli addetti ai lavori, avvocati e magistrati. Sul punto non siamo disposti ad arretrate. E fa specie lo abbia fatto proprio il Partito Democratico, che si è appiattito sulle posizioni giustizialiste del Movimento Cinque Stelle.
Italia Viva è una forza riformista, che vuole impegnarsi in battaglie concrete e più urgenti per la crescita del Paese. Proprio giovedì 20 febbraio sarà presentato, con una conferenza stampa in Parlamento, il “Piano Shock” finalizzato a sbloccare investimenti su strade, porti e aeroporti, ferrovie e scuole. Sottoporremo all’attenzione del Governo anche una proposta di riforma per semplificare e abbassare l’Irpef nel 2021. Lo diciamo da mesi, il nostro Paese ha bisogno di riforme e di investimenti. Non sarà facile perché lo scenario internazionale, a causa del diffondersi del Coronavirus, sta già mettendo in difficoltà le nostre imprese. Nei prossimi giorni sul tavolo del Governo metteremo anche questo tema. Nessun allarmismo ma una giusta e sana preoccupazione che consente di trovare delle soluzioni utili ed efficaci a tutela non solo della nostra salute, ma anche della nostra economia.
Buona lettura
Sara