INTERROGAZIONE SU PASSAGGIO CROCIERISTICO A VENEZIA

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01855
Mercoledì 18 novembre 2015, seduta n. 524

ZOGGIA, MARTELLA, MOGNATO, MORETTO e MURER. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
Venezia Terminal Passeggeri s.p.a. è una società a prevalente capitale pubblico costituita nel 1997 ai sensi della legge n. 84 del 1994 per la gestione e lo sviluppo del traffico passeggeri nel porto di Venezia costituito navi da crociera, navi traghetto e aliscafi;
tale società ha fatto conquistare faticosamente nel corso degli anni al porto crociere di Venezia la prima posizione di homeport (porto capolinea) del Mediterraneo, passando da 299.450 crocieristi del 1997 a 1.815.823 del 2013 con crescita quasi sempre a doppia cifra e passando da 700.000 passeggeri complessivi (crociere, traghetti e aliscafi) del 1997 a oltre 2.000.000, e oggi rappresenta uno dei porti più moderni e competitivi sul piano mondiale;
a seguito dell’emanazione dell’ordinanza n. 153 del 2013 della capitaneria di porto di Venezia su direttiva del dispaccio n. 0039200 del 20 novembre 2013 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e malgrado tale ordinanza sia stata annullata (previa sospensione) dal T.A.R. del Veneto con sentenza n. 13/2015 del 9 gennaio 2015, il traffico crociere nel porto di Venezia è notevolmente diminuito per l’adempimento volontario delle compagnie di crociera alla volontà governativa;
il Tar Veneto ha infatti annullato l’ordinanza con cui la capitaneria di porto di Venezia aveva disposto la limitazione del transito nel canale della Giudecca e nel canale di San Marco delle grandi nave da crociera: il divieto prevedeva per il 2014 una riduzione alle navi passeggeri di stazza lorda superiore a 40.000 GT, e per il 2015 di navi passeggeri di stazza lorda superiore a 96.000 GT;
si è registrato un calo del traffico crociere dal record storico di 1.815.823 del 2013 con una previsione a 1.599.000 per il 2015;
la compagnia armatoriale MSC Crociere ha comunque previsto una drastica riduzione del proprio traffico passeggeri nel porto di Venezia nel 2016;
la MSC ha annunciato un taglio pari a 49 transiti presso il porto di Venezia con un traffico ridotto del 40 per cento in considerazione di alcune scelte strategiche della compagnia che intende privilegiare rotte su Cina e Cuba a discapito del Mediterraneo;
MSC rimarrà a Venezia con tre navi fisse, «Sinfonia», «Magnifica» e «Orchestra» con complessivi 83 transiti;
quello di Venezia per quanto concerne le navi passeggeri superiori a 40 mila tonnellate rappresenta il 90 per cento del traffico dell’intero Adriatico ed un eventuale ridimensionamento non potrebbe non avere conseguenze negative su tutto il sistema «adriatico»;
la crocieristica rappresenta una voce importante nell’ambito dell’economia veneziana e si declina attraverso oltre 4.000 occupati e 283 milioni di euro di fatturato a cui va aggiunto l’indotto;
è del tutto evidente che un ridimensionamento del traffico crocieristico per il terminale veneziano si tradurrebbe in una perdita di posti di lavoro diretti nonché sull’indotto comportando conseguenze negative per tutta l’economia veneziana;
le conseguenze del ridimensionamento di MSC potrebbe comportare un calo di circa il 10 per cento nel traffico passeggeri complessivo;
si tratta di un elemento che non può non essere tenuto nella dovuta considerazione per il futuro del turismo crocieristico di Venezia su cui vi è un vivace e intenso dibattito –:
quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere al fine di scongiurare un ulteriore e penalizzante ridimensionamento del traffico turistico da crociera riguardante il porto di Venezia e l’intero Adriatico, con l’obiettivo di salvaguardare un segmento importante dell’economia locale e nazionale e principalmente i livelli occupazionali degli attuali operatori, nonché quali iniziative e quali determinazioni intenda assumere, tra le proposte, fino ad ora avanzate, nell’assoluto rispetto dell’ambiente e con l’obiettivo di non far transitare le grandi navi in bacino S. Marco e lungo il canale della Giudecca, per dare certezze al settore crocieristico su Venezia. (3-01855)

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