REFERENDUM AUTONOMIA. Il Governatore Zaia spenderà 14 milioni di euro per chiedere ai veneti se vogliono una Regione più autonoma, così come consente la nostra Costituzione.
L'esito sarà abbastanza scontato, non un plebiscito ma un risultato ovvio.
Ma non era proprio l’autonomia uno degli impegni già assunti con i cittadini in campagna elettorale?
Che senso ha dunque questo referendum?
Anch’io sono favorevole ad una maggiore autonomia nella mia Regione e già oggi ci sono gli strumenti per chiederla. Perché Zaia non lo fa? Perché non chiede maggiori competenze laddove crede di fare meglio dello Stato? L’impressione è che ancora una volta si voglia prendere in giro i cittadini a loro spese, alimentando uno spirito di insoddisfazione e divisione che non offre prospettive e che sta facendo male alla nostra società.
PDL TERME. Il settore termale in Italia conta 378 stabilimenti, occupa oltre 60.000 addetti (tra i diretti e l'indotto) e produce un fatturato annuo di 800 milioni di euro circa, che arriva a più di 1,5 miliardi di euro considerando i servizi a correlati (alberghiero, ristorazione, commercio e altro). Con circa 4.600 addetti (il 6,9% del totale nazionale) il Bacino Euganeo (Abano, Montegrotto, Galzignano, Battaglia, Teolo) è la più grande area termale d’Europa. A questo bacino si aggiungono le terme di Bibione, una delle più importanti realtà termali tra Veneto e Friuli. Basterebbero questi dati per capire l’importanza del settore, che tuttavia al pari di altri è stato pesantemente colpito dalla recente crisi economica, avendo subìto una contrazione del fatturato per le cure, nel periodo 2008-2014, di quasi il 20 per cento. La proposta di legge che ho sottoscritto tiene conto in pari misura sia dei profili sanitari sia delle ricadute economiche tipiche delle attività termali. La pdl istituisce un credito d'imposta agevolato per sostenere la riqualificazione delle aziende termali e favorisce l'attuazione di politiche virtuose di privatizzazione, finalizzate al definitivo rilancio degli stabilimenti ancora gestiti dagli enti territoriali.
ASILI IN VENETO. La legge approvata dal consiglio regionale sulle corsie preferenziali per gli asili ai figli di residenti in Veneto da almeno quindici anni viola i principi costituzionali perché limita la libertà e l'uguaglianza dei cittadini. Ho sottoscritto anch’io l’interrogazione al Ministro dell’Istruzione chiedendo che venga impugnata la legge per incostituzionalità.
INTERROGAZIONE ABORTO. Sul caso della donna padovana che chiedeva di sospendere la sua gravidanza ed è stata respinta da 23 ospedali del Triveneto ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute Lorenzin. In Veneto l’80% dei ginecologi che operano nelle strutture sanitarie non pratica infatti un intervento che è previsto per legge. Una situazione intollerabile.
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