LEGGE DI BILANCIO. Per il 2017 la manovra di finanza pubblica approvata dal Parlamento ammonta complessivamente a circa 26,7 miliardi di euro. Si tratta di un provvedimento caratterizzato dagli obiettivi di crescita ed equità sociale, che interviene su più fronti e che purtroppo è stato condizionato dall’apertura della crisi di Governo che ne ha chiuso anticipatamente la discussione.
La manovra è principalmente orientata al sostegno alle imprese e al lavoro e all'attenzione al sociale. Sul primo cito solo, ad esempio, la riduzione dell’Ires; l’introduzione, per le piccole e medie imprese, della nuova Imposta sul reddito di impresa (Iri) al 24 per cento al posto dell’Irpef, con aliquote che arrivavano al 43 per cento; la proroga dei super ammortamenti, il potenziamento dell’ecobonus e sismabonus, il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture alberghiere; l’introduzione del principio di cassa per la tassazione delle imprese in contabilità semplificata; le agevolazioni per le imprese agricole.
Sul fronte del sociale, invece, sono state stanziate maggiori risorse per povertà e non autosufficienza, è stata introdotta la 14esima per le pensioni basse, sono stati messi in campo degli strumenti per l’accesso anticipato alle pensioni per particolari categorie ed è stata approvata l’ottava salvaguardia per gli esodati. I comparti sanità e sicurezza sono stati dotati di maggiori fondi e sono state introdotte delle forme di sostegno alla maternità (un contributo di 800 euro alle future mamme e voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting per mamme lavoratrici). Tutte le misure a questo link.
DECRETO FISCALE. Si tratta di un decreto collegato alla Legge di bilancio che rappresenta uno strumento di sostegno ad un percorso più ampio volto a ricostruire il rapporto tra Stato e contribuente in una comune lotta all’evasione fiscale. Un rapporto più costante e trasparente che, come sottolineato dalla categoria dei commercialisti, non dovrà però pesare su cittadini e imprese. Con il decreto viene abolita, a decorrere dal 1° luglio 2017, Equitalia, facendo transitare le sue funzioni alla istituenda Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente economico di diritto pubblico sottoposto all’Agenzia delle Entrate. Vengono inoltre rottamate le cartelle per consentire a chi deve pagare di farlo senza i pesanti costi accessori. Si introducono semplificazione fiscali in termini di adempimenti e scadenze, vengono aboliti gli studi di settore e introdotte misure premiali per i contribuenti più affidabili. Qui un approfondimento.
DECRETO TERREMOTO. Il provvedimento nasce per dare una risposta alle persone e al tessuto economico e produttivo dei territori colpiti dagli eventi sismici di agosto e ottobre scorso. Nella sua struttura il decreto può rappresentare tuttavia anche un modello normativo per il futuro. Il provvedimento infatti, oltre ad occuparsi dell’emergenza e a stanziare risorse, valorizza il ruolo dei sindaci e semplifica la burocrazia per la ricostruzione. Tutti i dettagli qui.