LOTTA ALLA POVERTA': La Camera ha approvato, in prima lettura, la delega recante norme per il contrasto della povertà. Si prevede la creazione di un “reddito di inclusione” rivolto alla povertà assoluta, una misura basata sia su trattamenti economici sia sull’azione della rete dei servizi sociali. Non una visione assistenzialistica e generalizzata, come volevano altre forze politiche, ma un approccio che ha come obiettivo la dignità delle persone. È la prima volta nel nostro Paese che, in un piano di lotta alla povertà, c'è un capitolo di spesa permanente nel bilancio dello Stato. I beneficiari saranno, prioritariamente, i nuclei familiari con figli minori o in condizione di disabilità grave o in cui siano presenti donne in stato di gravidanza e i soggetti disoccupati con più di 55 anni. Per l’avvio di questo progetto il Governo ha stanziato 750 milioni di euro (che salgono a un miliardo dal 2017): secondo le stime in questo modo potranno accedere ai contributi tra 180 mila e 220 mila nuclei familiari, tra 400 e 500 mila minorenni, per un totale di 800 mila-1 milione di persone. Qui il dossier.
DECRETO ENTI LOCALI: La Camera ha licenziato un provvedimento che comprende un insieme di interventi che riguardano i Comuni, le Regioni e la vita quotidiana dei cittadini. Si attenuano le sanzioni per il mancato rispetto del Patto di Stabilità interno dei Comuni, per le Province vengono stanziati 148 milioni nel 2016, di cui 100 finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade e 48 destinati a finanziare le funzioni fondamentali. Viene allentato il blocco del turn over nei Comuni fino a 10 mila abitanti e, quanto al personale insegnante ed educativo di scuole dell’infanzia e asili nido, è stata varata l’attesa disposizione che autorizza i Comuni a procedere a un piano straordinario di assunzioni. Viene poi prevista una “norma-ponte” per prorogare le concessioni demaniali marittime e lacustri per l’esercizio delle attività turistico-ricreative. Si tratta di interventi che avranno ricadute dirette nei territori, compreso quello veneziano.
EDUCATORI E PEDAGOGISTI: La Camera ha dato l’ok alla “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista”, un provvedimento che mira a riconoscere a coloro che svolgono le professioni educative una dignità scientifica e professionale, creando nel contempo le condizioni per produrre un decisivo miglioramento della qualità dei servizi e del welfare educativo. Qui un utile approfondimento.
MISSIONI MILITARI ALL'ESTERO: La legge quadro approvata alla Camera costituisce un vero e proprio salto di qualità nella governance della nostra politica estera e di difesa. Uno strumento atteso da quattro legislature, ideato e maturato in sede squisitamente parlamentare, con la fusione in un testo unificato di quattro progetti di legge e un approfondito lavoro di analisi nelle aule delle Commissioni Esteri e Difesa. In particolare, vengono individuate procedure volte a legare tempestività ed efficienza istituzionale con le necessarie garanzie costituzionali. L’invio o la proroga dei contingenti all’estero sarà deliberato dal Consiglio dei ministri previa comunicazione al Presidente della Repubblica. Per approfondire.
DECRETO BANCHE E ORDINE DEL GIORNO SU BANCHE VENETE: Le vicende delle crisi bancarie, sfociate o meno in liquidazione, sono un problema non solo finanziario, ma sociale ed economico che questo Governo si trova a dover risolvere. In Veneto le perdite si stimano in 15 miliardi, pari ai danni di un terremoto. Di fronte a ciò, accusare il Governo di occuparsi troppo di banche è assurdo. Il Governo si deve occupare degli istituti bancari per tutelare risparmiatori e imprese. Le banche sono aziende che in un’economia di mercato hanno una funzione vitale: da un lato, tutelare i soldi dei risparmiatori, dall’altro, concedere prestiti. Senza questi due pilastri, al momento, non esiste un sistema economico di libero mercato capace di sopravvivere. La riforma delle popolari, la riforma delle bcc, lo stimolo alla creazione del Fondo Atlante, l’ultimo decreto approvato sono misure che mirano a rimettere gli istituti bancari italiani, coinvolti o meno dalla crisi, nella strada della ripresa per consentire loro una rivalutazione che possa tradursi in aumento di valore delle azioni ancora possedute da risparmiatori, piccoli investitori e imprese.
Mentre Governo e Parlamento percorrono questa strada, rimane necessario chiarire responsabilità e agire nei confronti di chi ha gestito gli istituti sulla testa dei più deboli esclusivamente per il proprio tornaconto. L’Ordine del giorno che ho sottoscritto chiede proprio questo.