RIFORMA CODICE ANTIMAFIA: 7% del Pil nazionale, 137 miliardi di volume di affari e oltre 100 miliardi di utili: questi i numeri dell’economia criminale. Uno degli strumenti per il contrasto alla criminalità organizzata è la legge 109 del 1996 che prevede la confisca e l'utilizzo sociale dei beni sequestrati alle mafie. L'esperienza di quasi vent'anni di attuazione della legge ha messo tuttavia in evidenzia dei limiti. Da queste considerazioni è scaturita tre anni fa, per iniziativa di sindacati e associazioni impegnate nel contrasto alle mafie come Cgil, Acli, Arci, Libera, Avviso Pubblico, una proposta di legge d'iniziativa popolare che dopo un lungo e approfondito lavoro da parte della Commissione Giustizia è stata approvata alla Camera. Un provvedimento che rende più incisiva e trasparente la gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata e permette ad aziende infiltrate dalla mafia di ritornare alla legalità e competere sul mercato in modo sano, producendo ricchezza e salvaguardando l'occupazione. Ora il testo torna al Senato.
NUOVO CODICE APPALTI: alla Camera abbiamo approvato la legge delega che riforma la disciplina degli appalti e delle concessioni pubbliche seguendo tre parole d’ordine: semplificazione, trasparenza, qualità. Abbiamo così riordinato un apparato normativo complesso e intricato che in questi anni ha prodotto una crescita abnorme del contenzioso, ritardi, blocco di investimenti, affidamenti in deroga alle leggi vigenti con procedure emergenziali, frequenti e diffusi fenomeni di corruttela che hanno fatto lievitare costi degli appalti arrecando grave danno allo Stato e al sistema sano delle imprese. La spesa per gli appalti pubblici nel nostro Paese ammonta a più del 15% del suo Pil: una buona ed efficace normativa in materia di appalti ha un valore non soltanto tecnico-giuridico ma direi soprattutto politico-sociale. Il testo ora torna al Senato, nel frattempo qui le novità principali.
BIODIVERSITA’ AGROALIMENTARE: nell’anno del grande successo di Expo il Parlamento ha approvato in via definitiva e all’unanimità la legge sulla biodiversità agricola e alimentare: un sistema di norme capace di riconoscere, proteggere, recuperare ed organizzare l’enorme specificità delle nostre ricchezze naturali. Il provvedimento, che tra le altre cose prevede l’introduzione di un’Anagrafe nazionale della biodiversità, di un portale e un Comitato permanente di esperti che consentirà l’identificazione e la messa a sistema delle varietà agronome e forestali per creare un circuito produttivo virtuoso, non è estraneo alle dinamiche dei prezzi che attraversano l'agricoltura. Tutelare le piccole produzioni agricole significa infatti anche difendere le imprese dalla forte concorrenza dei prodotti agricoli provenienti da forme di agricoltura intensiva e quindi offrire nuove opportunità occupazionali.
SICUREZZA INTERNAZIONALE: dopo i tragici fatti di Parigi e in un clima di emergenza che avvolge l’intera Europa, l'Italia conferma il proprio impegno per la sicurezza internazionale attraverso l'approvazione del decreto che proroga le missioni internazionali delle Forze armate e di polizia in aree di crisi come Afghanistan, Iraq, Somalia e Kosovo. Si tratta di finanziamenti che consentono di continuare ad operare per garantire sicurezza alle popolazioni, aiutare alla ricostruzioni di zone colpite da conflitti, curare la formazione e l’addestramento di resistenti locali, combattere il terrorismo. Confido nella rapida conclusione dell’iter della legge quadro sulle missioni, iniziato alla Camera e ora al Senato, che, superando la proroga annuale tramite decreto, ci permetterà di fare una vera discussione sulle missioni internazionali e sugli orizzonti della politica estera del nostro Paese.