RIVIERA DEL BRENTA E CADORE: i tragici fatti dell'8 luglio scorso in Riviera del Brenta, oltre alla solidarietà e al contributo di tanti volontari, richiedono interventi concreti dalle Istituzioni. I Sindaci stanno affrontando, insieme e con serietà, problematiche straordinarie e proprio per questo vanno aiutati dallo Stato e dalla Regione. Dopo un primo stanziamento da parte del Governo, il Parlamento ha inserito all'interno del Dl Enti Locali un emendamento per il quale l’obiettivo del Patto di stabilità interno dei Comuni coinvolti viene ridotto di 7,5 mln: 5,2 milioni di euro per Dolo, 1,1 milioni di euro per Pianiga e 1,2 per Mira. La Camera ha inoltre approvato una mozione che abbiamo presentato come deputati veneti del PD, in cui chiediamo al Governo di impegnarsi ad adottare una serie di provvedimenti specifici volti a sostenere la ricostruzione e la ripresa dei Comuni della Riviera del Brenta. Nella mozione abbiamo fatto inserire la richiesta di estendere la dichiarazione dello stato di emergenza anche ai Comuni di Auronzo, San Vito, Borca e Vodo, in Cadore, colpiti da una bomba d’acqua nel corso della notte tra il 4 e il 5 agosto. Richiesta che è stata immediatamente e con assoluta e straordinaria tempestività accolta dal Consiglio dei Ministri.
SANITÀ: in questi giorni stanno emergendo tutte le contraddizioni della pianificazione sanitaria in Veneto. Mentre tutti parlano della necessità di sviluppare servizi diffusi sul territorio, nell’Ulss 10, ad esempio, si dimezzano gli orari di apertura e delle attività presso gli sportelli periferici del distretto. E ancora. Mentre le schede sanitarie parlano di due Unità operative di Ostetricia e Ginecologia nel Veneto Orientale, si sospende per due mesi, per l’incapacità di un’attenta programmazione da parte della direzione aziendale, l’attività del reparto di Portogruaro. Tutto questo è inaccettabile. Il PD continuerà a denunciare questa situazione in tutte le sedi istituzionali.
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