Carissimo/a reader,

dopo 90 giorni di stallo, il Paese ha un nuovo Governo. Alcuni lo chiamano il Governo giallo-verde, altri il Governo del cambiamento. Io penso si tratti più semplicemente del Governo delle destre, non solo per le persone che compongono la squadra dei Ministri, dove purtroppo ci sono solo 5 donne su 18, ma anche per i contenuti del famoso “contratto” sottoscritto da Lega e Movimento Cinque Stelle e per i toni e le parole che sono stati utilizzati in queste lunghe settimane. Mi sarei aspettata, anche nella formazione dell’esecutivo, una volontà di cambiamento. E invece, con la nomina di tecnici e non eletti, sono stati utilizzati schemi già visti e fino a ieri contestati. Intanto, nella contraddizione più totale, si va nelle piazze a proporre l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.

Questo Governo, è bene ricordarlo, nasce dopo uno scontro istituzionale fortissimo, connotato da una totale mancanza di rispetto verso la Presidenza della Repubblica. I toni, le accuse, gli atteggiamenti dei leader del nuovo Governo nei confronti del Presidente Mattarella non trovano in alcun modo una giustificazione. La noncuranza dei rischi per l’economia italiana e dell’impennata dello spread dimostrata dai toni da campagna elettorale tenuti in quei giorni da Lega e Cinque Stelle, hanno messo in luce l’irresponsabilità di questi movimenti. Eppure, dopo questa tristissima e delicatissima fase, il nostro Presidente ha dimostrato ancora una volta di essere persona seria, super partes, rispettosa della Costituzione e delle scelte dei cittadini. Mattarella ha dato il tempo per ricucire lo strappo, ha messo da parte, assieme al Presidente incaricato Cottarelli, l’ipotesi di un governo neutrale per favorire, com’era auspicabile, la nascita di un governo politico.

Coerente con i miei principi e valori, contesterò in Parlamento le scelte di questo esecutivo, fondando la mia opposizione non sui pregiudizi sulle persone ma sui contenuti. Mercoledì voterò il mio primo “no” alla fiducia, convita che la visione politica contenuta nel contratto di governo tra Lega e Cinque Stelle non sia proiettata al futuro ma volta solo a massimizzare l’attuale consenso, con proposte che rischiano di fare aumentare l’instabilità economica del Paese.

In questi giorni ho incontrato diversi cittadini preoccupati per la svolta a destra del nostro Paese e per la nascita di un Governo a forte trazione leghista. Forse nemmeno molti elettori dei Cinque Stelle si aspettavano questa deriva.

Al Partito Democratico spetta il compito di fare un’opposizione seria, unitaria, rispettosa e coerente. In ballo non c’è il futuro di uno o dell’altro leader politico ma il destino di un intero Paese.

In questa giornata che qualcuno avrebbe voluto strumentalmente utilizzare per propaganda politica, concludo augurandoti una Buona Festa della Repubblica. Viva l’Italia!

 

Sara