Carissimo/a reader,

con questo primo numero inizia la mia nuova newsletter, un modo per mantenerci in contatto e seguire più da vicino la mia attività politica. Ma anche un’occasione di stimolo reciproco per approfondire temi ed istanze che possono interessarti.
Non posso che partire dal passaggio istituzionale e politico più importante di questo inizio anno: l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. I giorni che hanno preceduto la quarta votazione sono stati tesi e frenetici ma vissuti con grande partecipazione. A questo link, puoi leggere la mia dichiarazione prima del voto decisivo. 
Il Partito Democratico, con la responsabilità che gli spetta, ha saputo proporre una candidatura e, in un percorso trasparente, raccogliere su di essa il più ampio consenso delle forze politiche. Abbiamo eletto una persona con un forte senso delle istituzioni e della legalità, capace di riportare l’equilibrio fra i poteri dello Stato e di mettere al centro del suo operato l'etica pubblica. Il discorso di Mattarella ai grandi elettori di martedì 3 febbraio lo conferma.
Per i più curiosi, qui una piccola fotogallery del mio #quirinale2015

Prima di salutarti e di lasciarti agli ulteriori approfondimenti che trovi qui sotto, mi permetto di consigliarti la visione di un video che mi ha molto colpita e che sfata alcuni luoghi comuni sull’Italia e ne sottolinea i punti di forza risvegliando l’orgoglio di essere italiani: Italy the extraordinary Commonplace.

Buona lettura, 
Sara.

RIFORMA DEL SENATO: prosegue alla Camera la riforma costituzionale, la quale contiene una ridefinizione della composizione e delle funzioni del Senato al fine di superare il bicameralismo perfetto che in questi anni ha, di fatto, rallentato i processi decisionali e dimostrato la sua inadeguatezza rispetto alla velocità che richiede la società di oggi. Nel medesimo provvedimento si interviene sul Titolo V della Costituzione cercando di porre rimedio alle incertezze, create dalla riforma del 2001, sulla divisione delle competenze tra Stato e Regioni. E' quindi soppressa la competenza concorrente con una redistribuzione delle materie tra competenza esclusiva statale e competenza regionale.

ITALICUM 2.0: approvata al Senato la nuova legge elettorale che entrerà in vigore il 1° luglio 2016. Cliccando qui potrai capire meglio quali sono i punti salienti e come sarà la futura scheda elettorale. A breve il testo tornerà alla Camera per l'approvazione definitiva, salvo modifiche. 

RIDURRE LE TARIFFE RC AUTO, LA MIA PROPOSTA DI LEGGE: dopo la battaglia sul decreto Destinazione Italia, ripartiamo con un proposta organica volta a ridurre le tariffe dell’assicurazione RC Auto, tutelando però i diritti di imprese e consumatori. A questo link, tra qualche giorno, sarà disponibile il testo.

REGIME FISCALE DEI "MINIMI": ho presentato insieme ai colleghi della Commissione Finanze una risoluzione per impegnare il Governo a rivedere il nuovo regime fiscale forfetario, introdotto dalla legge di stabilità 2015, che penalizza in particolar modo i giovani professionisti.

NELLE PROSSIME SETTIMANE: in arrivo in Commissione Finanze il decreto-legge sulla Riforma delle Banche Popolari e i decreti legislativi in attuazione della Delega Fiscale.  

LAVORATORI STAGIONALI, LETTERA SUL PRIMO DECRETO ATTUATIVO DEL JOBS ACT: ho inviato ai deputati PD membri della Commissione Lavoro una lettera in cui chiedo di inserire, nel parere che dovranno esprimere sullo schema di decreto legislativo relativo agli ammortizzatori sociali, la possibilità di equiparare il lavoratore stagionale a quello agricolo - ossia con un'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti specificamente legata al suo status.

DOPPIA PREFERENZA DI GENERE, LA REGIONE NON APPROVA: Mentre il Partito Democratico a tutti i livelli continua la propria battaglia per la democrazia paritaria, il Consiglio Regionale del Veneto boccia il progetto di legge a firma PD che introduce la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale. Purtroppo mentre le istituzioni nazionali affrontano il cambiamento, la Regione Veneto perde un'altra occasione per rappresentare fino in fondo la società veneta, fatta di donne e uomini. Il voto contrario a questa proposta rappresenta la conservazione di una democrazia parziale, il rifiuto del cambiamento, la paura della parità di rappresentanza, il timore di non essere rieletti. Oggi il Consiglio Regionale del Veneto uscente vede la presenza di sole 2 donne e ben 59 uomini.

AUTONOMIA DEL VENETO, UN PO' DI CHIAREZZA: sono da sempre sensibile al tema dell'autonomia che va assolutamente distinto da quello dell'indipendenza e della specialità. In più occasioni ho avuto modo di affermare che le condizioni per la specialità di alcune regioni sono superate oppure, paradossalmente, andrebbero riconosciute a tutte. Chiedere oggi la specialità per il Veneto è anacronistico. Introdurre invece il principio dell'equilibrio di bilancio, quale condizione necessaria  per ottenere l'autonomia su funzioni statali, avvia invece il Paese su un percorso virtuoso. Rispetto ad un disegno iniziale di riforma che, per superare le materie di legislazione concorrente le rendeva tutte di competenza esclusiva statale, come deputati e senatori veneti siamo riusciti ad ottenere il mantenimento di forme e condizioni particolari di autonomia e ampliare le funzioni delegabili. Abbassare il livello decisionale aiuta i rappresentanti politici ad essere più responsabili e i cittadini ad esercitare il loro diritto di controllo e valutazione degli eletti.

Per qualsiasi altro approfondimento: www.saramoretto.it